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GUIDA ON LINE ALL'USO DI GOICO

IL PIANO DEI CONTI DEL CONDOMINIO

La procedura gestisce la contabilità condominiale con il metodo del Piano dei Conti.

Con tale metodo ad ogni operazione o rilevazione contabile è assegnato uno o più codici di conto, attribuendole così sia una causale di raggruppamento e sia altre informazioni utilizzate nel trattamento contabile.
Il piano dei conti è costituito dall'insieme di tutti i conti utilizzabili nella tenuta delle scritture contabili relative alla gestione economico-finanziaria del condominio.
Il piano dei conti previsto dalla procedura è suddiviso in più piani parziali dei conti e precisamente:

  1.  PIANO DELLE USCITE          [foglio iPCU]
  2.  PIANO DELLE ENTRATE       [foglio iPCE]
  3.  PIANO DEI CREDITI             [foglio iPCDC]
  4.  PIANO DEI DEBITI               [foglio iPCDC]
  5.  PIANO DEI CONTI FISCALI   [foglio iPCF]

Ogni piano parziale dei conti della procedura si presenta sotto forma di un prospetto che associa le descrizioni delle operazioni contabili (di pagamento, di incasso, ecc.) normalmente eseguite dall'amministratore e designate come causale o intestazione o oggetto del conto o voce di bilancio ad una stringa alfanumerica, costituita a sua volta da sottostringhe separate da un punto.
Questa stringa è detta CODICE DEL CONTO e può presentarsi secondo quattro forme A.BB.CC, A.BB.CC.DD, A.BB.CC.N e A.BB.CC.DD.N.
Le sottostringhe sono dette campi e quindi alcuni codici di conto risultano essere costituiti da tre campi altri da quattro.
Il primo campo [A] del CODICE DEL CONTO è detto Sezione ed è costituito da una sola lettera maiuscola.
Il secondo campo [BB] è costituito da un stringa di due caratteri ed indica il capitolo o mastro della sezione, quale causale comune che raggruppa i sottoconti o voci individuati dal terzo campo [CC], sempre di due caratteri.

Per alcune voci si hanno ulteriori campi di uno [N] o due caratteri [DD].

Questi ulteriori campi forniscono indicazioni relative alla voce del conto, utilizzate però solo in alcune operazioni di elaborazione contabile senza dar luogo ad una diversa scrittura di voce, che rimane quella individuata dai primi tre campi.

Il campo [N] indica il comproprietario, se la voce è riferita ad un condomino costituito da una comunione di proprietari

Il campo [DD] può indicare il numero del Condomino [NC] o l'anno di esercizio [YY].

La maggior parte dei codici dei conti è fissata dalla procedura, l'utilizzatore può, e solo in alcuni casi di quelli indicati, variare la voce associata al codice.
I campi successivi al terzo deve essere sempre assegnato dall'utilizzatore, in funzione di cio che indica per il particolare codice di conto.
I codice di conto per le voci fiscali vanno assegnati dall'utilizzatore anche per i campi 2 e 3, in quanto in essi devono essere forniti dei parametri attraverso i quali la procedura opererà per l'operazione contrassegnata con quel codice.

I prospetti dei piani dei conti contengono i valori dei dati da fornire alla procedura, per individuare e caratterizzare i conti.
Le celle che contengono dati che l'utilizzatore può introdurre o variare hanno sfondo bianco.
L'utilizzatore può intervenire solo sui valori di tali celle, quelli delle celle con altri colori di sfondo non devono essere variati dall'utilizzatore.

PROSPETTO : PIANO DELLE USCITE

La procedura suddivide le uscite condominiali in sei categorie

  1. Spese.
    • Spese condominiali (da ripartire fra i condomini)
    • Spese personali      (da assegnare a singoli condomini)
  2. Costituzione di depositi di somme presso terzi e prestiti a terzi.
  3. Uscite da gestioni speciali e fondi.
    Somme semplicemente in transito sul conto corrente del condominio.
    Sono importi di competenza di fondi e/o di gestioni speciali dello stesso condominio.
  4. Pagamenti di debiti.
    La procedura considera come debiti somme già registrate come spese in precedenti esercizi e come tali già ripartiti negli esercizi di competenza.
  5. Restituzione ai condomini di quote versate in eccesso.
  6. Prestiti a gestioni speciali e fondi.
    Ovvero cessione temporanea di disponibilità liquida della gestione ordinaria a quella di gestioni speciali e/o fondi

Si noti che con le uscite 2 e 6 si costituiscono per il condominio dei crediti, che incidono sull’aspetto patrimoniale, per quanto concerne la gestione ordinaria.
Tali crediti sono, però per il condominio dei debiti verso i condomini, da estinguere al momento del loro incasso o restituzione e quindi, come tali sono, nello stesso tempo, dei crediti dei condomini nei confronti del condominio. Tutto questo è considerato e trattato in automatico dalla procedura.

Il Piano delle USCITE di GOICO raggruppa le uscite contabili del condominio in sei sezioni:

  1. S - SPESE
    Le spese condominiali comprendono le spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti e spazi comuni e le spese di conduzione dei servizi condominiali. Le spese sono solo quelle che rientrano fra quelle della gestione ordinaria, ovvero preventivata ad inizio esercizio.
  2. L – USCITE PER COSTITUZIONE DEPOSITI PRESSO TERZI e PRESTITI A TERZI
  3. P - SPESE PERSONALI CONDOMINI o ASSEGNATE DIRETTAMENTE AI CONDOMINI
  4. U – RESTITUZIONI, RIMBORSI e PAGAMENTI DEBITI
  5. R – PRESTITI A GESTIONI SPECIALI SEPARATE e FONDI
  6. G - USCITE PER CONTO DI GESTIONI SPECIALI SEPARATI e FONDI

Il versamento di R.A. trattenute nel pagamento di debiti, individuati per come sopra indicato, rientrano nella sezione U.

Il piano dei conti delle uscite condominiali, a differenza di quello per aziende, prevede, per i conti relativi a spese, ulteriori indicazione.
Una è quella della tabella millesimale da utilizzare per ripartire la spesa fra i singoli condomini, da indicare nella colonna C.
L'altra sono le percentuali di suddivisione delle spese fra proprietario e inquilino, da indicare nelle colonne D e E.
Maggiori chiarimenti su questo aspetto si possono ottenere consultando l'HELP del prospetto SUDDIVISIONE SPESE fra PROPRIETARI e INQUILINI.

Come è possibili notare dall'uso dei colori di sfondo delle celle, nel prospetto non possono essere variate le intestazioni delle sezioni.
L'intestazione del capitolo delle sezioni che ne presentano uno solo non sono riportate, la sezione coincide con il capitolo e sono riportate solo le voci.
Le voci possono essere variate solo nelle sezioni S, L e U. Nella la sezione S possono essere variati anche le intestazioni dei capitoli.

Riassumendo il piano dei conti delle Uscite adottato dalla procedura è costituito da

SEZIONECapitolon. Voci
S0115
S0210
S0310
S0410
S0510
S065
S075
L015
P01Numero condomini
U015
R015
Numero massimo gestioni speciali
G015
Numero massimo gestioni speciali

Notiamo che

  1. SEZIONE S: SPESE
    La sezione S comprende le spese sostenute dal condominio nell'esercizio o di competenza dell'esercizio e le raggruppa secondo capitoli di spesa, che possono essere al massimo sette.
  2. SEZIONE L: CAUZIONI E DEPOSITI COSTITUITI PRESSO TERZI
    La sezione L raggruppa uscite che non sono delle vere spese, giacché gli importi delle singole voci sono controbilanciati dagli analoghi crediti a favore del condominio da parte dei terzi presso i quali i depositi sono stati costituiti (es. deposito cauzionale Enel).
    Se utilizzati per i voucher questi sono visti come deposito temporaneo fino a che il voucher non è usato e quindi l’importo riportato come spesa.
    Nel capitolo, il valore è quello di restituzione e non di acquisto. La differenza è una spesa generale, in quanto il voucher è rimborsato ad un valore inferiore a quello di acquisto e tale differenza va messa fra i costi.
  3. SEZIONE P: SPESE PERSONALI CONDÒMINI o RIPARTITI CON CRITERI DIVERSI
    La sezione P raggruppa tutte le spese che sono da addebitare direttamente ai singoli condòmini o che sono state loro attribuite attraverso delle ripartizioni particolari non gestite direttamente dalla procedura, ad esempio le spese da addebitare ai soli condomini di un sub-condominio per una particolare spesa che riguarda i soli condomini del sub-condominio.
    Le voci sono pari al numero di condòmini. Non è possibile variare le voci provvede direttamente la procedura a porre le voci uguali agli identificativi dei singoli condomini.
  4. SEZIONE U: PAGAMENTI DEBITI e RESTITUZIONI VARIE
    La sezione U raggruppa tutte le uscite per pagamento debiti esercizi precedenti e restituzioni varie.
    Si ricorda che i debiti pagati sono stati già conteggiati come spese nell’esercizio di competenza e quindi in questa fase sono considerate delle semplici uscite.
    Nel caso di restituzioni a Condòmini l’ultimo campo (NC) nel codice conti è il numero del condomino a cui è stata restituita la somma.
  5. SEZIONE R: PRESTITI A GESTIONI SEPARATE e FONDI
    La sezione R raggruppa uscite che non sono delle spese, giacché gli importi delle singole voci sono prestiti fatti alle gestioni speciali per momentanea carenza di liquidità da parti delle gestioni speciali per far fronte ad eventuali ed inderogabili uscite di questi.
    La sezione R accetta fino a cinque voci, quanti sono le gestioni speciali per il condominio accettate dalla procedura.
    Non è possibile variare le voci, provvede direttamente la procedura a porre le voci uguali agli identificativi del-le gestioni speciali o fondi.
  6. SEZIONE G: USCITE DA GESTIONI SPECIALI SEPARATE E FONDI
    La sezione G raggruppa uscite che non sono delle spese per la gestione ordinaria, giacché gli importi delle singole voci sono uscite che transitano sulla gestione ordinaria per il solo fatto che il conto corrente è comune alle gestioni speciali ed ai fondi.
    La sezione G accetta fino a cinque voci, quanti sono le gestioni speciali per il condominio accettate dalla procedura.
    Non è possibile variare le voci, provvede direttamente la procedura a porre le voci uguali agli identificativi del-le gestioni speciali o fondi

PROSPETTO : PIANO DELLE ENTRATE

La procedura suddivide le entrate condominiali in sei categorie

  1. INCASSO CONTRIBUTI CONDOMINIALI.
    • per la gestione ordinaria           [ capitolo Q ]
    • per le gestioni speciali e fondi   [ capitolo F ]
      Somme semplicemente in transito sul conto corrente del condominio.
      Sono importi di competenza di fondi e/o di gestioni speciali dello stesso condominio.
  2. RIMBORSI e ABBUONI SU SPESE GESTIONE ORDINARIA.
    Nel capitolo sono riportati i rimborsi e gli abbuoni relative a spese contabilizzate e ripartite in precedenti esercizi e quindi riportati come debiti in tali esercizi.
    Ovviamente i rimborsi e gli abbuoni di spese dell'esercizio e quindi non ancora ripartite, devono essere poste come spese con lo stesso codice di conto della primitiva spesa ma con l'importo dell'abbuono che va a diminuire la spesa o come rimborso che la annulla in negativo.
    Nel caso di rimborso o abbuono, per come inteso dalla procedura, occorre assegnare il rimborso alla stessa tabella con cui era stata ripartita la spesa.
  3. RENDITE, ALTRE ENTRATE E PROVENTI DIVERSI
    Nel capitolo sono riportate tutte le entrate che non costituiscono contributi da condomini.
    La procedura tratta queste entrate come somme da ripartire fra i condomini con la tabella A della proprietà e quindi detrae questi riparti dalle quote annuali dovute.
  4. PRESTITI RICEVUTI DA TERZI e PARTITE DI GIRO
    Nel capitolo sono riportati le somme ricevute da terzi
    Fra questi possono esserci anticipazioni di cassa da parte dell'amministratore ovvero veri e propri prestiti da parte di condomini
    I prestiti da condomini sono considerati tali se è chiesta l'esplicita restituzione delle somme date al condominio, che non può considerarle come anticipazioni di quote.
  5. PRESTITI da GESTIONI SPECIALI.
    Nel capitolo vengono riportate le somme appartenenti a gestioni speciali e fondi e utilizzate in via eccezionale e temporanea per spese di gestione corrente e quindi considerati per la gestione ordinaria come prestiti ricevuti dalle gestioni speciali separate.

Rissumendo il piano dei conti delle Entrate adottato dalla procedura è costituito da

SEZIONECapitolon. Voci
Q0199 -- Numero massimo di condomini
Q0299 -- Numero massimo di condomini
Q0399 -- Numero massimo di condomini
A0110 -- Numero massimo di tabelle
E0110
F012 x 5
Due volte il numero massimo di gestioni speciali
V015
W015
Numero massimo di gestioni speciali

Notiamo che

  1. La sezione Q ha tre capitoli, ognuno costituito da un numero di voci pari al numero massimo di condomini.
    Le voci sono pari al numero di condòmini. Non è possibile variare le voci provvede direttamente la procedura a porre le voci uguali agli identificativi dei singoli condomini.
    Il capitolo 01 è riservato ai versamenti di quote dell'esercizio corrente.
    Il capitolo 02 è riservato ai versamenti di quote relative al conguaglio dell'esercizio precedente.
    Il capitolo 03 è riservato ai versamenti di quote relative agli arretrati di esercizio più vecchi.
  2. Solo per le sezioni E e V è possibile all'utilizzatore variare le voci.
  3. La sezione F accoglie i versamenti effettuati dai condomini a favore di gestioni speciali e fondi. I Codici dei conti per queste somme entrate e transitate nella gestione ordinaria distinguono e separano le entrate su CASSA CONTANTE o CONTO BANCARIO.

PROSPETTO : PIANO DEI CREDITI

Il Piano dei conti dei CREDITI raggruppa i capitoli e le voci dei crediti che il condominio vanta.

La procedura suddivide i crediti condominiali in cinque categorie

  1. da DEPOSITI di DENARO presso Terzi.
  2. da TERZI PRIVATI.
  3. da TERZI PUBBLICI.
  4. da CONDOMINI.
  5. da GESTIONI SPECIALI SEPARATE E FONDI.

Il piano dei conti dei CREDITI ha una sola Sezione (la C) e cinque capitoli.
I codici dei conto dei capitoli 01, 02, 03 e 04 presentano anche il quarto campo quello dell’esercizio riportato nel prospetto come YY e costituito dalle ultime due lettere dell’anno dell’esercizio cui il credito si riferisce.

SEZIONECapitolon. Voci
C015
C025
C035
C0499
Numero massimo di condomini
C065
Numero massimo di Gestioni Speciali e Fondi

Notiamo che manca il capitolo 05: è una scelta voluta solo ai fini della progressiva numerazione per perseguire una maggiore corrispondenza con il piano dei conti dei DEBITI.

  1. CAPITOLO 01: CREDITI DA DEPOSITI ATTIVI
    Il capitolo raggruppa i crediti che il Condominio vanta nei confronti di terzi per depositi cauzionali o prestiti. I crediti sono divisi per esercizio.
    Non è possibile variare le voci provvede direttamente la procedura a porre le voci uguali alle corrispondenti voci della sezione L del piano delle uscite.
    Se si desidera variare le voci occorre farlo nel piano delle uscite.
  2. CAPITOLO 02: CREDITI DA TERZI PRIVATI
    Il capitolo raggruppa i crediti che il Condominio vanta nei confronti di terzi, quali fornitori e altri. I crediti sono divisi per esercizio.
    Il capitolo contiene fino a cinque voci, che possono essere assegnate liberamente dall’utilizzatore.
  3. CAPITOLO 03: CREDITI DA TERZI PUBBLICI
    Il capitolo raggruppa i crediti che il Condominio vanta nei confronti di terzi pubblici, quali Erario e altri Enti territoriali. I crediti sono divisi per esercizio.
    Il capitolo contiene fino a cinque voci, che possono essere assegnate liberamente dall’utilizzatore.
  4. CAPITOLO 04: CREDITI DA CONDÒMINI
    Il capitolo raggruppa i crediti che il Condominio vanta nei confronti dei singoli condòmini per gli esercizi indicati dal quarto campo YY.
    Le voci sono pari al numero di condòmini. Non è possibile variare le voci provvede direttamente la procedura a porre le voci uguali agli identificativi dei singoli condomini.
  5. CAPITOLO 06: CREDITI DA GESTIONI SPECIALI SEPARATI E FONDI
    Riporta i crediti che il Condominio vanta nei confronti delle gestioni speciali separate e dei fondi.
    Le voci sono pari al numero di gestioni separate e fondi e quindi il numero massimo è cinque.
    Non è possibile variare le voci provvede direttamente la procedura a porre le voci uguali agli identificativi dei singoli fondi o gestioni speciali.

PROSPETTO : PIANO DEI DEBITI

Il Piano dei conti dei DEBITI raggruppa i capitoli e le voci dei debiti che il condominio ha.

La procedura suddivide i debiti condominiali in quattro categorie

  1. v/s TERZI PRIVATI.
  2. v/s TERZI PUBBLICI.
  3. v/s CONDOMINI.
  4. v/s GESTIONI SPECIALI SEPARATE e FONDI.

Il piano dei conti dei DEBITI ha una sola Sezione (la D) e cinque capitoli.
I codici dei conto dei capitoli 02 e 03 presentano anche il quarto campo quello dell’esercizio riportato nel prospetto come YY e costituito dalle ultime due lettere dell’anno dell’esercizio cui il debito è stato contratto.

SEZIONECapitolon. Voci
D025
D035
D0499
Numero massimo condomini
D0599
Numero massimo condomini
D065
Numero massimo Gestioni Speciali e Fondi

Notiamo che manca il capitolo 01: è una scelta voluta solo ai fini della progressiva numerazione per perseguire una maggiore corrispondenza con il piano dei conti dei CREDITI.

  1. CAPITOLO 02: DEBITI V/S TERZI PRIVATI
    Il capitolo raggruppa i debiti che il Condominio ha nei confronti di terzi. I crediti sono divisi per esercizio.
    Il capitolo contiene fino a cinque voci delle quali solo quattro possono essere variate.
    La voce con codice conto D.02.04.YY non può essere variata dall’utilizzatore.
  2. CAPITOLO 03: DEBITI V/S TERZI PUBBLICI
    Il capitolo raggruppa i debiti che il Condominio ha nei confronti di terzi pubblici, quali l’erario o altri enti territoriali, ad esempio per ritenute d’acconto eseguite e non ancora versate, imposte varie, ecc.
    I debiti sono divisi per esercizio.
    Il capitolo contiene fino a cinque voci delle quali solo due possono essere variate, le prime tre voci non possono essere variate dall’utilizzatore.
  3. CAPITOLO 04: DEBITI V/S CONDÒMINI PER QUOTE IN ECCEDENZA
    Il capitolo raggruppa i debiti che il Condominio ha nei confronti dei condòmini, in conseguenza del fatto che le quote da questi versate possono eccedere, alla data del rendiconto, le spese effettivamente sostenute e a loro imputabili.
    Le voci sono pari al numero di condòmini. Non è possibile variare le voci provvede direttamente la procedura a porre le voci uguali agli identificativi dei singoli condomini.
  4. CAPITOLO 05: DEBITI V/S CONDÒMINI PER DEPOSITI CAUZIONALI
    Il capitolo raggruppa i debiti che il Condominio ha nei confronti dei condòmini, in conseguenza del fatto che ci sono dei depositi cauzionali da restituire ai condòmini, quando saranno restituiti al condominio dai depositari.
    Le voci sono pari al numero di condòmini. Non è possibile variare le voci provvede direttamente la procedura a porre le voci uguali agli identificativi dei singoli condomini.
  5. CAPITOLO 06: DEBITI V/S GESTIONI SPECIALI e FONDICAPITOLO
    Riporta i debiti che la gestione ordinaria del Condominio ha nei confronti delle gestioni speciali separate e dei fondi.
    Le voci sono pari al numero di gestioni separate e fondi e quindi il numero massimo è cinque.
    Non è possibile variare le voci provvede direttamente la procedura a porre le voci uguali agli identificativi dei singoli fondi o gestioni speciali.

PIANO DEI CONTI FISCALI

PREMESSE CONTABILI-FISCALI

In forza della legge 27.12.1997, n. 449, i condomìni sono diventati dal 10 gennaio 1998 sostituti d'imposta, ovvero sono tenuti al pagamento di imposte in relazione a manifestazioni di capacità contributiva riferibili ad un altro soggetto, detto “sostituito”, tramite il cosiddetto meccanismo della ritenuta d'acconto.
La ritenuta d’acconto è una somma che – nelle ipotesi previste dalla legge – chi eroga un compenso (spesso in qualità di datore di lavoro) trattiene sull’importo totale dovuto al proprio creditore (spesso in veste di lavoratore autonomo o subordinato): tale prelievo, che il sostituto provvede a versare direttamente nelle casse del Fisco, non sostituisce l’ordinaria imposizione sui redditi, cui il soggetto sostituito rimane obbligato nei confronti dell’Erario.
I proventi assoggettati a ritenuta d’acconto concorrono infatti solo parzialmente alla formazione del reddito complessivo del sostituito, in relazione al quale verrà calcolata l’imposta globalmente da questi dovuta.
La ritenuta d’acconto rappresenta un prelievo anticipato e provvisorio rispetto all’imposta personale (eventualmente) dovuta dal soggetto che la subisce.

La Finanziaria 2007 ha introdotto per i condomini l'obbligo di operare la ritenuta d'acconto sui compensi corrisposti ai fornitori di opere, prestazioni e servizi a favore del condominio stesso (art. 25-ter D.P.R. 600/1973).

Alla luce di quanto sopra, le operazioni fiscalmente rilevanti per i condomini sono due:

  1. la trattenuta della ritenuta d'acconto al momento del pagamento al fornitore
  2. il successivo versamento all'Erario di quanto trattenuto

I CONTI FISCALI

La procedura prevede un piano dei conti fiscali per poter trattare sul piano contabile e fiscale le operazioni fiscalmente rilevanti.
I codici dei conti fiscali non sono utilizzati dalla procedura per catalogare e raggruppare operazioni contabili, ma per avere delle informazioni per poter elaborare le operazioni ai fini fiscali. I risulati di tali elaborazioni confluiscono nei prospetti per la dichiarazioni fiscale (modello 770) e per le comunicazioni dei renditi ai percipienti (Certificazione Unica).
Il piano dei conti fiscali si presenta tuttavia come un normale piano dei conti ed è costituito da una sola sezione: la H.
La sezione contiene due capitoli-voci con due distinti codici di conto costituiti da una stringa alfanumerica di tre campi separati da punti.

  • Il primo campo è costituito sempre e solo dalla lettera maiuscola H.
  • Il secondo campo è costituito da una lettera (P o R) e da un numero a due cifre, che indica la percentuale della ritenuta d'acconto (00, 04 o 20).
    P individua l'operazione di trattenimento all'atto del pagamento, R quella del versamento all'Erario di quanto trattenuto
  • Il terzo campo è costituito da un numero di due cifre, che è lo stesso di quello indicato dopo il trattino nel codice del fornitore cui è stata trattenuta la ritenuta d'acconto.
    Il codice del fornitore è quello assegnatogli dall'utilizzatore nel foglio iTERZI.
    Naturalmente i codici dei conti fiscali sono adoperati sempre e solo se il pagamento effettuato al fornitore rientra fra quelli che hanno rilevanza fiscale e quindi il percipiente deve essere inserito nelle dichiarazioni fiscali.